Una chiacchierata con Anna Premoli
Roma, 25 febbraio 2020. Ho avuto l’opportunità di incontrare Anna Premoli, una delle autrici italiane più amate di romanzi rosa, nella sede della casa editrice Newton Compton Editori (che ringrazio come sempre). Si è parlato molto, ma non solo, del suo ultimo romanzo Molto amore per nulla, uscito lunedì scorso (QUI potete trovare la mia recensione) in tutte le librerie.
Nel romanzo viene trattato in toni “leggeri” un tema abbastanza attuale, quello della bellezza fisica e del senso che soprattutto una donna attribuisce alla bellezza fisica.
La protagonista del suo romanzo è consapevole di essere intelligente, è un ottimo avvocato e non ha paura di affrontare sfide. Ha, però, un punto debole: non si è mai sentita bella e ritiene che le persone belle solo fisicamente siano prive di cervello. Anna Premoli, infatti, in Molto amore per nulla, ha voluto che la sua crescita fosse personale e non dipendente dai canoni di bellezza imposti dalla società.
Per chi ha letto il romanzo, è possibile notare, già dalle prime pagine, una lista di cose che la protagonista vorrebbe fare almeno una volta nella vita.
E Anna Premoli?
Anche lei vorrebbe viaggiare e andare a Petra, ha corretto la sua miopia, ma a differenza della protagonista preferirebbe fare immersioni rispetto a un volo in mongolfiera.
Anna Premoli non è però solo una scrittrice di romanzi rosa, anzi. È una lettrice onnivora, legge di tutto e lei stessa afferma che legge molto di più di quanto scrive.
Con la chiacchierata è emersa l’Anna Premoli di tutti i giorni. Una persona semplice che è cresciuta circondata dai libri, complice la nonna che ha lavorato per anni in biblioteca. È cresciuta leggendo i grandi classici, ma anche i gialli di Agatha Christie. Alla domanda “Scriveresti mai un giallo?“, la sua risposta è stata “Mai dire mai“.