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La nascita del libro

E-book, libri cartacei, audiolibri sono come sono oggi, ma la nascita del libro risale a moltissimi anni fa. In questo quinto appuntamento con la rubrica #BookLife faremo quindi un viaggio nel passato per trovare le origini del libro.

Un viaggio nella storia del libro

Nel 4000 a.C. non era presente alcuna forma di scrittura. Furono i Sumeri, popolo che viveva nella Mesopotamia, a inventare la prima scrittura documentata: la scrittura cuneiforme. I segni venivano impressi, in forma piramidale, con utensili appuntiti su delle tavolette d’argilla che poi venivano fatte asciugare.

I primi rotoli di papiro risalgono, invece, al 2400 a.C. e sono originari dell’Egitto. Il papiro è estratto dal midollo dell’omonima pianta che cresce sulle sponde del fiume Nilo. Questo veniva tagliato a strisce, pressato, incollato e lasciato asciugare. Una volta asciutto ci si poteva scrivere con un calamo affilato ricavato dal gambo di una canna. Il testo era ordinato in colonne e i papiri venivano poi arrotolati e conservati dentro dei tubi di legno.

la nascita del libro
Da in alto a sinistra: tavoletta di argilla e rotolo di papiro. Da in basso a sinistra: pergamena e tavoletta di cera

Come potete immaginare, i rotoli di papiro non erano molto comodi da consultare. A volte arrivavano anche a una lunghezza di 16 metri. Fu così che nacque, intorno al II secolo a.C., la pergamena. Il nome deriva dalla città di Pergamo, dove si trovava una delle più grandi biblioteche al mondo.

La nascita del libro ha sicuramente attraversato secoli e secoli di storia. È nell’antica Roma che iniziarono a circolare delle tavolette di cera. Erano blocchi di legno ricoperti con strati di cera, incisi con la punta di uno stilo. Questo poteva essere fatto di legno, di metallo, di osso o di avorio. La particolarità di queste tavolette di cera era che potevano essere riutilizzate ed erano rilegate con fili di corda e ferro.

I codici, l’invenzione della carta e i primi manoscritti

La grande rivoluzione della nascita del libro avviene, però, con la creazione dei codici. Questi avevano l’aspetto del libro così come lo conosciamo oggi. Erano ricoperti da una copertina di legno e al loro interno vi erano fogli di papiro scritti su entrambi i lati. I codici avevano anche una forma ridotta, quindi erano molto più facili da consultare.

Nel 105 d.C. in Cina fu inventata la carta. È solo tra il 400 e il 600 d.C., però, che compaiono i primi manoscritti dipinti su fogli di pergamena. I monaci si occupavano della scrittura di questi manoscritti e li decoravano con materiali preziosi. È grazie a questi, infatti, che è stato possibile ricostruire la letteratura romana e greca.

I primi libri stampati

Uno dei primi libri stampati, in Cina, fu il Sutra del Diamante (868 d.C.). Questo testo era stampato attraverso il processo con blocchi di legno. I blocchi erano scolpiti in rilievo, bagnati con l’inchiostro e stampati su fogli come dei timbri.

Altra tappa importante della nascita del libro è l’invenzione in Cina, nel 1041, dei caratteri mobili in argilla. Nel 1298 il tipografo Wang Zhen sostituì poi il legno all’argilla. Con questo sistema il primo libro stampato fu la Bibbia di Gutenberg nel 1455.

I primi libri tascabili e l’era moderna

È nel 1501 che l’editore Aldo Pio Manunzio inventò il formato tascabile e introdusse il tipo di scrittura in corsivo. Questo permetteva di compattare le lettere e di risparmiare lo spazio. Da qui la nascita del formato tascabile dei libri.

Facendo un bel salto in avanti arriviamo negli anni ’70 del Novecento. Il Progetto Gutenberg diede vita ai primi e-book. L’obiettivo era quello di archiviare opere di dominio pubblico. È solo negli ultimi anni che il formato e-book ha preso piede per la pubblicazione. Nel 2000 uscì il primo libro in formato e-book e fu “Riding the bullet” di Stephen King e nel 2007 Amazon fece uscire il primo e-reader.


Se vi siete persi i primi quattro appuntamenti della rubrica #BookLife, li trovate QUI.

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