
The dead romantics di Ashley Poston
Un romanzo come The dead romantics io lo reputo un romanzo coccola. Ashley Poston, autrice del libro edito in Italia da Sperling & Kupfer, ci ha regalato una storia d’amore dal tocco paranormale che mi conquistata.
Cartaceo: 16,90 € eBook: 9,99 €
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«L’amore non era un sussurro nella notte silenziosa. Era un urlo nel vuoto a pieni polmoni.» Florence Day è la ghostwriter di una delle più famose autrici romance del momento. Ma ha un problema: dopo una rottura terribile, non crede più nell’amore. Quando Benji Andor, il suo nuovo, affascinante editor, si rifiuta di concederle più tempo per consegnare il romanzo, Florence si prepara a dire addio alla sua carriera.
Ma le cattive notizie, si sa, non viaggiano mai da sole: sua madre la chiama per avvisarla che il padre è venuto a mancare. Così, torna nella cittadina di provincia dove è nata e dove la sua famiglia gestisce un’agenzia di pompe funebri. E all’improvviso Florence è di nuovo l’eccentrica figlia del becchino, quella guardata male da tutti perché cresciuta tra bare e fantasmi. Tra questi, in particolare, ne spicca uno: Benji, che la segue dappertutto mentre non riesce a capire come ha fatto a trasformarsi in uno spettro.
E, più tempo passano insieme, più Florence ne è attratta e comincia a provare qualcosa per lui. Il romanticismo forse non muore mai, ma che futuro puoi avere con qualcuno che di fatto esiste solo nell’Aldilà?
Recensione
Ci sono quei libri che già dalla copertina sono in grado di convincerti. Quella di The dead romantics, infatti, ha subito catturato la mia attenzione e la trama poi ha fatto il resto. Ho letto il romanzo in tre giorni ma se avessi avuto più tempo libero sicuramente lo avrei finito in uno. Non per una questione di fare una gara a chi legge più velocemente, ma solamente perché ho amato questa storia.
«L’universo mi stava dicendo che non potevo dimenticare. Che se l’amore esisteva, era pur sempre una bugia. Che ero stata felice una volta, felice in quel momento, ma non potevo esserlo per sempre. Perché quella non era la mia storia. Neanche le mie storie mi appartenevano davvero.»
In questo romanzo conosciamo la nostra protagonista Florence. Come avrete letto dalla recensione, il suo mestiere è la scrittura ma al momento è solamente una ghostwriter. È arrivata però ad un punto della sua vita che non sa più cosa vuole. Rimanere a New York o tornare in provincia? La risposta arriva da sola quando Florence è costretta a tornare perché suo padre non c’è più.
«Era quella la cosa che mi mancava di più. Mi mancava così tanto quella confidenza, quella certezza di essere importante. E volevo tornare a esserlo. Per qualcuno, per chiunque. Almeno per un momento.»
The dead romantics è un libro che mi ha fatto ridere, mi ha fatta piangere ma mi ha dato modo di capire quanto spesso diamo per scontate le cose che ci circondano. Molto spesso non riusciamo a vedere oppure semplicemente non vogliamo vedere. Abbiamo paura di affrontare la realtà e quindi ci nascondiamo dalle difficoltà che la vita pone sulla nostra strada.
Come Florence quando torna nella sua città Natale ed è costretta a fare i conti con il suo dono alquanto particolare: lei riesce a vedere i fantasmi e da quando ha memoria è stata sempre presa in giro per questo. Seppur il romanzo prenda una piega paranormale questo a me non è dispiaciuto. Ha dato quel tocco in più e quello che più ho amato è stato il modo in cui la nostra protagonista riesce ad affrontare il dolore e a renderlo parte della sua vita.
«Ero una sciocca, e avrei finito solo con il farmi del male, perché se c’era una cosa che sapevo sulla morte, era che gli addii erano più duri con i fantasmi che con i cadaveri.»
È un romanzo che racconta la morte in una chiave più leggera. Anche se i momenti dove le lacrime irrompono, senza chiedere il permesso, non mancano. Affrontare la perdita di un genitore è devastante, si perde uno dei punti cardinali della nostra vita. Si perde la retta via e si rischia di cadere in una buca talmente profonda da non riuscire più a risalire. L’autrice in questo romanzo è stata capace di mostrare quanto da un dolore così forte sia però possibile risalire, farsi forza e trarre questa forza anche dalle persone che ci vogliono bene.
«Iniziai a pensare che l’amore non fosse morto, ma anche che non durasse per sempre. Forse era una via di mezzo, un istante in cui due persone esistevano nello stesso momento e nello stesso posto dell’universo. Era per questo che continuavo a cercarlo, nonostante il mio cuore andasse continuamente in pezzi. Non era per il bisogno di scoprire che l’amore esisteva, ma per la speranza di trovarlo. Di poter essere l’eccezione alla regola che mi ero costruita nella testa.»
The dead romantics è però anche una storia d’amore. Certo non la classica storia d’amore perché comunque Florence inizierà a provare dei sentimenti verso un fantasma. Un fantasma che non è altro che il suo nuovo editor Benji. Lo ha conosciuto di persona poco prima di tornare a casa per l’organizzazione del funerale e ora è alla sua porta e non sa di essere morto. Cosa è successo?
L’incontro paranormale tra Florence e Benji porterà alla luce nuove scoperte e aiuterà Florence a riscoprire una parte di sé stessa che pensava di aver perso, ossia quella di credere ancora nell’amore vero. Il loro legame diventerà sempre più forte e importante. E forse sarà proprio Benji a farle capire cosa voglia dire amare ed essere amati.
Insomma, una storia romantica dai tratti malinconici ma in grado di regalare emozioni forti. Ha ufficialmente preso posto tra i miei libri preferiti di quest’anno.

