
Gideon la Nona di Tamsyn Muir
Eccoci arrivati Readers al giorno tanto atteso. Dopo un piccolo ma intenso Blog Tour dedicato a Gideon la Nona, oggi è arrivato il momento del Review Party. Si perché oggi nelle librerie esce il primo volume della serie The Locked Tomb di Tamsyn Muir, edito Oscar Mondadori nella collana Fantastica.
Disponibile su Amazon
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Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga.
Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio. Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità.
Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà. Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.
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State per leggere una recensione così strana e sconclusionata (?) perché Gideon la Nona è il romanzo più strano e affascinante che io abbia mai letto negli ultimi anni. Ho iniziato la lettura del romanzo e mi sono sentita come uno zombie che cammina da solo in una città deserta. Per la prima metà del romanzo non si capisce assolutamente nulla e quasi ci si pente di aver iniziato la lettura, ma così non è. Se continuerete, infatti, rimarrete stregati dalla storia e da un finale che… oddio!
Ci tuffiamo in questa storia fatta di negromanti, navicelle spaziali e scheletri (no, non quelli che nascondiamo nell’armadio).
Gideon è una protagonista assolutamente fuori dal comune. È rozza, legge riviste porno e il suo ideale di linguaggio sono le parolacce. Insomma una protagonista “anomala”. Al suo fianco la sua nemesi Harrow. Le due si odiano ma si troveranno “costrette” a collaborare.
«Ho bisogno che tu ti fidi di me.»
«E io ho bisogno che tu sia degna della mia fiducia.»
Lo stile dell’autrice l’ho davvero apprezzato perché pur essendo un romanzo bello corposo (sono circa 450 pagine) è riuscita ad intrattenermi dall’inizio alla fine senza mai stancare. Ci sono capitoli anche abbastanza lunghi ma lo stile di scrittura è scorrevole e non è mai pesante.
Come vi ho accennato prima, Gideon la Nona è un romanzo “strano”. È impossibile etichettarlo come un semplice romanzo facente parte del genere del fantasy. Questo perché è una combinazione di più generi. Si va dallo sci-fi al grimdark, dal romance (tranquilli niente di così eccessivo, stiamo parlando pur sempre di Gideon) al mistery.
L’autrice affronta anche il tema LGBT, ma lo fa in maniera delicata. L’amore tra Gideon e Harrow è qualcosa che rimane velato, cresce pian piano e non si pone mai al centro dell’attenzione. Quello che affascina la lettura di questo romanzo è il mondo creato dall’autrice. Si parla anche e soprattutto di negromanti (QUI un mio piccolo approfondimento) e questo è forse l’elemento che più mi ha entusiasmata.
Insomma cosa state aspettando? Perché non siete ancora in direzione della libreria? Comprate e leggete Gideon la Nona perché anche l’edizione merita un’ovazione in stile coro da stadio.
Trovate le altre recensioni per il Review Party di Gideon la Nona sui blog di Infermiera Nerd, Fenice fra le pagine e Nerdholics. Grazie ancora alla Mondadori per averci fornito in anteprima la lettura del romanzo.

