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Recensioni,  Review Party

Mackenzi Lee e le guide per gentiluomini e gentildonne

Bentornati Readers sul mio blog! Mackenzi Lee è tornata nelle nostre librerie dopo il romanzo Loki – Il giovane dio dell’inganno, di cui QUI trovate la mia recensione. Esce oggi per Oscar Mondadori Vault la siblings edition di Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini/Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne (QUI la presentazione dei due romanzi).

Per la lettura dei due romanzi di Mackenzi Lee non posso fare altro che ringraziare, come sempre, la casa editrice e le altre mie compagne di avventura per aver condiviso insieme un’altra attesissima uscita del mondo dei libri.

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Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini

Henry “Monty” Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d’Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l’amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un’incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all’uomo attraverso l’Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.

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Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne

Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c’è: l’eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?


Se con Loki Mackenzi Lee ci ha trascinato in un modo popolato di divinità norrene, in Guida per Gentiluomini e Guida per Gentildonne (permettetemi l’abbreviamento dei titoli, altrimenti rischiamo di farli diventare dei codici fiscali xD), torniamo nell’Europa del XVIII secolo.

L’autrice si conferma, ancora una volta, capace di intrattenere il lettore con il suo stile di scrittura. Seppur i modi e gli usi di quegli anni siano molto distanti da noi, Mackenzi Lee è riuscita a rendere “moderna” la storia. Entrambe le letture mi hanno tenuta incollata alle pagine. Ero smaniosa di saperne sempre di più. E per certi aspetti, poi, sembra di essere catapultati in libri di avventure.

fan art mackenzi lee

Mentre il postale veleggia con il naso verso la Francia, noi chiacchieriamo per un po’, poi stiamo zitti, poi parliamo ancora e mi rendo conto che la nostra amicizia è meravigliosamente facile, fatta com’è in parti uguali di silenzi piacevoli e delle mille cose che abbiamo sempre da dirci.

fan art mackenzi lee

L’autrice ci racconta la storia dei fratelli Montague, Monty e Felicity

Monty sembra essere il classico figlio di papà. Prende le sue decisioni senza chiedere quasi mai il permesso a qualcuno. Agisce di impulso e solo a “pena” inflitta si rende conto del torto fatto. È istintivo, sfrontato, ama il gioco d’azzardo, l’alcool e il suo migliore amico Percy. La loro storia d’amore è tenera, cresce pagina dopo pagina e si circonda di mille avventure. E Percy è esattamente l’opposto di Monty. È l’altra metà della mela. Lui è più introverso ed è in costante lotta contro un mondo che vede il colore della pelle come un problema insormontabile.

Felicity, invece, è completamente diversa da suo fratello Monty. È giovane ma sa cosa vuole. Il suo obiettivo è diventare medico, ma un mestiere del genere in quell’epoca storica era alquanto impensabile. A differenza di suo fratello è più schiva e non manifesta apertamente i suoi sentimenti. L’amore per lei, infatti, è messo in secondo piano. Il suo punto fermo è trovare il suo posto nel mondo come donna e dovrà affrontare mille rifiuti per riuscirci.

Combatterò al posto di tutto ciò che non sa difendersi da solo, lo riparerò dal vento, terrò lontani i lupi e porterò a casa la pagnotta. D’un tratto mi sento piena, gonfia, ma non più del desiderio di essere riconosciuta: voglio conoscere.

Mackenzi Lee ha saputo trattare con estrema delicatezza, ma anche con una realtà quasi tangibile, argomenti LGBT, razzismo e l’affermazione femminile in un mondo maschilista. Libri e storie super consigliate per chi ama il genere. Correte in libreria!

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