Recensione Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson
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Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson

Sono trascorsi 84 anni… Ah no, scusate quello era Titanic! Diciamo, però, che l’uscita di Una brava ragazza è una ragazza morta di Holly Jackson, lo aspettavamo da tantissimo tempo. Quindi, grazie Rizzoli per averci regalato almeno una gioia in questo 2023.

Una brava ragazza è una ragazza morta - Holly Jackson (copertina)

Cartaceo: 17 € eBook: 9,99 €
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Sono passati pochi mesi da quando Pip Fitz-Amobi ha risolto il suo ultimo caso, che ancora le toglie il sonno, ed ecco che si ritrova costretta a indagare di nuovo. Uno stalker le manda continuamente messaggi di velata minaccia, ma ancora una volta la polizia non dà peso alle sue segnalazioni e sceglie di non intervenire. Più che mai Pip sente di non poter contare sulla loro protezione ma è assolutamente determinata a trovare il suo personale nemico.

Indagando come ha imparato a fare, non ci mette molto a scoprire delle analogie tra il suo stalker e un serial killer locale responsabile di ben cinque omicidi alcuni anni prima. Stavolta è la sua vita a essere in pericolo, e per salvarsi Pip dovrà lottare come non ha mai fatto prima, scegliendo di percorrere una strada che non avrebbe mai creduto possibile…

Recensione

Come sapete io ho iniziato l’anno leggendo il primo romanzo della serie A Good Girl’s Guide to Murder e, inutile dire, che l’ho amato follemente. Questa recensione non conterrà spoiler ma racconterà le sensazioni provate mentre leggevo Una brava ragazza è una ragazza morta.

Il romanzo è uscito nelle librerie lo scorso martedì e io già due giorni dopo stavo girando l’ultima pagina. Sono stata rapita senza alcuna possibilità di fuga perché quando inizi un libro di Holly Jackson finisci per entrare in un vortice. Un vortice fatto di parole, di adrenalina, di ansia e di tutto quello che può comporre un thriller perfetto.

«Ormai aveva paura di tutto, sentiva il pericolo insidiarla anche quando non ce n’era traccia, se voleva, riusciva a sentire gli spari in ogni rumore, aveva paura della notte ma non del buio, aveva perfino paura di guardarsi le mani. Era a pezzi.»

La mia paura più grande di leggere Una brava ragazza è una ragazza morta era rimanere delusa dal finale. Solitamente alcune serie partono bene per poi perdersi alla fine ma la Jackson ha magistralmente creato la serie perfetta. Mi ha tenuta incollata alle pagine senza sosta facendomi temere per la vita di Pip. Si, perché questo terzo libro mi ha fatto provare talmente tanta ansia che ormai giravo per casa come una trottola. Un romanzo claustrofobico ma condito da quella dose di vendetta che mi fatta esultare alla fine.

Pip in questo romanzo è cambiata tantissimo dopo il finale di Brave ragazze, cattivo sangue. Vive ormai con la sua paura. Teme per la sua vita ma anche per quella delle persone che ama. Ha paura perfino della sua ombra e, in questo, l’autrice è riuscita ad entrare pienamente nell’aspetto psicologico della nostra protagonista. Seppur io non ami la narrazione in terza persona, ho sentito tutte le emozioni di Pip sulla mia pelle. Ho provato la sua paura, la sua angoscia ma ho percepito tutta la sua forza e la sua voglia di non arrendersi mai. È un personaggio fatto di luci ed ombre.

«La propria libertà in cambio della sua, ed era una scelta che avrebbe compiuto ancora e ancora.»

Leggere i romanzi di Holly Jackson per me è diventata ormai una dipendenza, di quelle potenti. E non ho assolutamente alcun dubbio nell’affermare che è diventata una delle mie autrici preferite. Ora non vedo l’ora che esca in Italia il romanzo Five Survive, sempre edito da Rizzoli.

voto 5/5

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